Si parte come spunto di riflessione dal presente articolo :
http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2011/05/08/news/bufera-per-il-caso-echovit-1.255976
Non si mette in dubbio la buona fede degli attori coinvolti.
La domanda che però ci poniamo (in una ottica di trasparenza) di trovare gli elementi per evitare che possano esserci dubbi nel corretto operato di un amministratore pubblico.
La sponsorizzazione dell’ auto da corsa del figlio di un amministratore pubblico è di per se un fatto che può essere assolutamente lecito e casuale. Anche da parte di aziende coinvolte nel business del settore pubblico.
Dietro certe operazione, ragionando in maniera astratta e svincolandosi dal caso specifico, si possono nascondere tangenti e corruzione.
Sicuramente un modo per risolvere il problema alla radice è quello di togliere l’ arbitrio in ogni fase della vita pubblica (soprattuto collegata alla scelta dei fornitori). Ma alla fine gli amministratori amministrano e qualche scelta la devono prendere.
Quali regole, possono governare azioni di questo tipo, distinguendo le transazioni corrette, rispetto a quelle non corrette, opache e fonte di corruzione ?