25 Aprile. Festa di destrutturazione.

Ho molto rispetto per la festa della Liberazione. La storia ci insegna le dinamiche della nostra vita.

Vogliamo però dare una lettura di Liberazione come libertà dal Potere. Usualmente si analizza la Liberazione come festa con un connotazione storica ed evolutiva molto ben precisa.

E’ necessario però astrarre i concetti ed andare oltre le parti e determinare i meccanismi del Potere.

Wikipedia è molto riduttiva nei suoi elementi di presentazione di un argomento. Ma è un buon portale di inizio e da spunti interessanti.

http://it.wikipedia.org/wiki/Potere

Tutti i fenomeni storici vanno determinati in rapporto al Potere. Ogni fenomeno che non sia analizzato su questa dimensione, rischia di rimanere puro episodio  e quindi simbolo potenzialmente strumentale.

Interpretando i fenomeni della Resistenza, in una ottica attuale e con una attenta attenzione al Potere, è necessario determinare e classificare gli elementi di consenso – potere.

Classe Politica

Sindacato

Impresa

Mondo del Lavoro

Disoccupati

Finanza

Criminalità

Polizia

Magistratura

Potere Monetario

Sistema Europeo

Influenze con Paesi Esteri

Potere Occulti.

 

Uguali elementi di classificazione sono:

crisi

povertà

lavoro

ricchezza

 

Per adesso un puro esercizio di classificazione. La Storia passata è stata poco analizzata in termini di Potere. Molto più in termini di relazione fra le ideologie.

Come è possibile analizzare il potere ? Questo elemento richiede riflessioni importanti.

Vengono in aiuto le tecniche utilizzate nelle indicizzazioni Internet. Diventa  importante una classificazione relazionale dei poteri che parta dalle interazioni fra soggetti. La classificazione non risulta facile, ma diventa una linea di pensiero particolarmente importante.

Un altro elemento importante di analisi è l’ evoluzione dei fatti. La complessità diventa ulteriormente profonda. Vogliamo però fare un esempio. Il fatto è sempre espressione di un potere e quindi è elemento esso stesso di classificazione.

Prendiamo per esempio l’ unificazione dei registri automobilistici che coinvolge l’ ACI. La sua mancata abolizione è esso stesso rappresentazione e marcatura di un potere che va in contrapposizione con una volontà di snellimento della burocrazia.

Siamo poco attenti ai fatti, come rappresentazione dei rapporti di forza. Se si gioca a braccio di ferro, vince quasi sempre il più forte. Chi vince a braccio di ferro, rappresenta il più forte. Concetti simili possono essere applicati al potere, ma vanno trovate metriche che possano analizzare il fenomeno in maniera più precisa.

Convertire questi elementi, da aspetti qualitativi ad aspetti quanti-qualitativi o quantitativi, crediamo che possa rappresentare un contributo ad analisi più raffinate.

Non ci si può spingere ad una sorta di Principio di Conservazione del Potere, che è il vero elemento di continuità in ogni accadimento umano. Ma almeno è possibile capire se esistono elementi relazionali o metriche che meglio descrivono il fenomeno.

 

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