L’ azienda Lombarda di Edilia Residenziale (Aler Milano) http://www.aler.mi.it/
E’ un ente pubblico di natura economica dotato di personalità giuridica. Attualmente non possiamo dire (questo fa parte anche di approfondimenti culturali del nostro gruppo di lavoro) se il fatturato dell’ ente è aggregato a livello di bilancio della Regione Lombardia. L’ edilizia popolare è uno dei temi più importanti per una società civile ed è per questo, fra gli altri, che ci dedichiamo anche all’ approfondimento di un ente tipico di gestione del patrimonio immobiliare.
Nel dettaglio vogliamo analizzare aspetti correlati a cambiamenti normativi in una ottica di trasparenza, efficienza, valori collettivi. In coda all’ articolo, indichiamo una serie di azioni (studi, approfondimenti, proposte) in relazione a quanto emerso.
Il sito risulta funzionale e con una serie di informazioni preziose. Molte considerazioni sono naturalmente superficiali, anche perchè basate su dati parziali (leggere un bilancio e capire le cose è come da un biglietto da visita risalire ai dati della dichiarazione dei redditi di una persona).
Vengono indicati i principali organi di governo ed i dirigenti. E’ indicato lo stipendio (solo la RAL) dei dirigenti. Non viene data la retribuzione delle cariche (presidente, vice presidente, consiglio di amministrazione).
Il presidente è Loris Zaffra. (omettiamo ogni considerazione a riguardo di articoli giudiziari che si trovano su internet). Non risultano incompatibilità, secondo il curriculum dichiarato nel sito. Non viene dichiarata la retribuzione. Crediamo che la trasparenza sia sopratutto sulle cariche politiche.
Il vice presidente è Filippo Musti (omettiamo ogni considerazione a riguardo di articoli che si trovano su internet e che abbiamo anche riportato in articoli sul nostro blog). Non conoscendo la retribuzione ricevuta, siamo portati a sostenere che la figura risulta avere un insieme di cariche che appaiono non compatibili (anche solo per questioni di tempo) con l’ assunzione della carica di vice presidente di un istituto così importante :
Dal 2000 Vice-Presidente di Asm Voghera spa, ne ha assunto la carica di Presidente dal 2010. Da luglio 2007 è Presidente di Cispel Lombardia Servizi e da giugno 2008 è membro del Consiglio Direttivo di Federcasa. Nel luglio 2008 ha assunto le cariche di Presidente della Società Vivere Insieme S.r.l. e di Consigliere della Società Asset S.r.l.; da dicembre 2009 è Consigliere della Società CSI S.r.l.
Il direttore generale è Domenico Ippolito. La sua retribuzione è indicata chiaramento nel sito, alla voce Informazioni e Trasparenza. La retribuzione sembra adeguata al livello di responsabilità. Si sostiene che sarebbe preferibile indicare il costo aziendale complessivo e non solo RAL (come sembrerebbe apparire sul sito). A riguardo della sua carica :
Oltre a quanto determinato dal comma 7 dell’art. 19 della legge
regionale 4.12.2009 n. 27 e s.m.i., il Direttore Generale non può assumere altro rapporto di lavoro od esercitare commercio o industria. Egli può accettare incarichi professionali estranei all’Azienda, se autorizzato dal Consiglio di Amministrazione, qualora i medesimi non siano in contrasto con gli interessi dell’Azienda stessa
Si ritiene che l’ incompatibilità con altri incarichi debba essere totale e non parziale e non subordinata alla autorizzazione del Consiglio di Amministrazione, questo a tutela dell’ interesse collettivo.
Le consulenze esterne sono indicate in trasparenza sul sito (come pure le collaborazioni Coordinate e Continuative). Non si entra nello specifico delle voci.
A riguardo del bilancio nel sito è presente il bilancio del 2011 e del 2010. Non è presente nessun documento accompagnatorio (relazione di bilancio). Questo rende il bilancio meno chiaro e leggibile (è un eufemismo). Il bilancio riguarda solo la società Aler e non le società controllate (dato non disponibile) che appaiono dal sito come presenti ed attive anche su questioni importanti (Asset Srl, Compagnia Servizi Integrati Srl). Nessun dato presente per le società collegate (bilanci, tipo di partecipazione, ecc. ecc.). Il bilancio mette all’ evidenza alcuni fattori che richiedono approfondimenti.
L’ ente (dati dichiarati nella sezione Chi Siamo) ha 1126 dipendenti e 111.000 alloggi (72.000 di proprietà ed il rimanente in gestione). I dati sono assolutamente da verificare ed è opportuno andare a trovare il riscontro e le fonti. Emergerebbe su questi dati un ricavo per alloggio (medio) di 3.600 Euro e un numero di alloggi per dipendente di 98,5 (circa). Il dato di per se è molto asettico e ci riserviamo di fare approfondimenti in tal senso.
Risulta alto il rapporto fra Ricavi delle vendite e prestazioni (267 Milioni che si immaginano essere collegati ai canoni di locazione -speriamo) e i costi di produzione per servizi (parti a 133 Milioni). Il rapporto ci pare alto.
Il personale è in diminuzione rispetto al 2010.
Esistono significative svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie (più di 7 Milioni) alle quali non si fa riferimento nel sito. L’ importo non è basso ed è indice di scarsa trasparenza.
Esistono delle poste significative (5 Milioni) per diritti di brevetto industriale. Sarebbe bello approfondirne la natura che per tipologia di attività non si spiegano facilmente.
Il patrimonio immobiliare è significativo (più di un Miliardo e 100 Milioni). Mancano informazioni fondamentali per ricavare come questa cifra è composta (riferimento analitico) ma anche i criteri di ammortamento. Non compaiono (ad una prima lettura) i relativi fondi di ammortamento, dato che se rapportato alla tipologia di attività, non permette di determinare preziosi elementi sul rapporto di efficienza dell’ affitto secondo criteri di mercato. Anche in questo caso un problema di trasparenza.
Ratei e riscontri sono altissimi ed è difficile capire la natura (di fatto il rateo e riscontro è pari al fatturato…). Purtroppo la mancanza di documentazione accompagnatoria al bilancio, pone difficili interpretazioni di lettura.
Un dato molto positivo è che l’ istituto si sostiene con i ricavi di servizio ed i trasferimenti regionali sono relativamente limitati (circa 8 Milioni). Inoltre l’ utile è in crescita, anche se le svalutazioni dei crediti sono elevatissime e pari a 29 Milioni (anche se questo può significare una maggiore attenzione alle corrette logiche di bilancio, rispetto agli anni passati).
Il dato che richiede più approfondimento ed appare molto problematico è il rapporto fra la voce terreni e fabbricati e la voce ammortamenti. Il dato è relativamente preoccupante. E corrisponde a 86 (1178 su 13,7). Naturalmente le nostre affermazioni possono essere anche incomplete o errate, essendo totalmente mancante la informazione sui fondi. Come pure la suddivisione fra immobili e terreni. Ma ad una prima lettura spensierata, l’ azienda sembra strutturalmente in perdita di parecchi milioni di Euro (almeo 20-30). Infatti 86 è il numero di anni necessari ad ammortizzare il patrimonio, con l’ accantonamento annuo. L’ attuale normativa fiscale prevede un rappporto di 33. 86 sembra un numero abbastanza alto anche in rapporto alla svalutazione dei crediti.
Se dobbiamo dare quindi un giudizio a caldo e basato su dati incompleti, appare che l’ azienda avrà in futuro grossi problemi di rinnovo del parco immobiliare, minando il funzionamento per le generazioni future (anche relativamente a breve).
Il giudizio finale deve essere dato da conoscenze più approfondite. Sicuramente la trasparenza del bilancio e delle sue poste deve aumentare in generale per tutta l’ amministrazione pubblica.
Crediamo che una maggiore trasparenza su tutti gli atti e su tutte le poste, possa aumentare i controlli e l’ efficienza della vita pubblica.
In questo caso, non si possono ricavare importanti informazioni dal bilancio. Sappiamo che l’ analisi è superficiale e da uomo della strada (non sono fatte analisi ulteriori sulla parte finanziaria, ecc. ecc.). Ma un patrimonio così ampio, richiede una maggiore trasparenza.
Se non ci fossero pesanti articoli di stampa in circolazione (anche in rapporto al fatturato ed al patrimonio) potremmo dire che la trasparenza è da migliorare. Proprio in rapporto agli articoli, possiamo dire che la trasparenza non è all’ altezza del fatturato e del patrimonio gestito. Un bilancio redatto in formato excel (anno 2010) da una impressione di pratiche superficiali nella redazione dello stesso e nella immagine che si vuole dare di se come ente.
E’ logico che non si possono fare valutazioni su un ente pubblico con lo stesso approccio destinato alle aziende private.
Ma la socialità deve comunque essere evidenziata in maniera chiara e trasparente. Meglio evidenziare i problemi e conoscerli, piuttosto che gestire una esplosione degli stessi quando non saranno più controllabili.
Alla prossima puntata…
Indicazioni Emerse
- Necessità di aumentare i dati a disposizione su fatture e movimenti Trasparenza
- Necessità di dare le retribuzione anche delle cariche politiche dell’ ente.
- Si propone la creazione di un archivio informatico Web in cui per ogni amministratore pubblico siano indicate tutte le cariche, le retribuzioni singole e complessive.
- Le cariche apicali e con retribuzioni adeguate, NON possono accedere ad incarichi professionali . Questo per evitare fenomeni di corruzione, subordinazione psicologica, distrazioni.
- E’ necessario iniziare ad identificare i parametri di corretta gestione. Nel caso in esame, per esempio, è necessario puntare almeno a due parametri (case gestite/possedute per dipendente, fatturato per casa gestita/posseduta). Definire quindi un piano nel corso del tempo per il monitoraggio e continuo miglioramento dei parametri.
- Esistono varie società collegate alla società principale Aler. Bisognerebbe capire se è corretta prassi (anche per l’ ottimizzazione dei costi) creare concatenazioni e ramificazioni, che fra l’ altro rendono più difficile l’ analisi del bilancio. Dalla documentazione letta non appaiono neanche tecniche di consolidamento di bilancio.
- Rendere trasparente anche l’ accesso degli inquilini ai servizi. Si ritiene necessario pubblicare le dichiarazioni dei redditi anche per i soggetti che fruiscono i servizi dell’ Aler. La fruizione, potrebbe essere soggetta a tracciatura, per evitare abusi.
- Approfondire se gli enti pubblici sono tenuti alla presentazione del bilancio secondo IV direttiva CEE.
- Definire un obbligo civile a carico delle aziende pubbliche per classificare i criteri di ammortamento. Gli ammortamenti nelle aziende pubbliche definiscono una posta molto importante per definire in utile bilanci strutturalmente in perdita.
Rassegna Stampa
Allegati
Bilancio depositato con nota integrativa (non disponibile sul sito) https://determinazione.org/2012/11/18/caso-di-studio-aler/aler-26-11-12/