Riportiamo un contenuto esterno :
http://www.peragendamonti.it/proposals/448
1. Riduzione numero Autorità Portuali
2. Gerarchizzazione degli investimenti portuali
3. Adozione obbligatoria di analisi di redditività degli investimenti portuali con audit di un soggetto certificatore unico e terzo (Banca Europea degli investimenti?)
4. Modifica composizione e operatività del CIPE
5 Abolizione Programma Infrastrutture Strategiche (Legge Obiettivo) come è oggi e sua totale ridefinizione
6 Forte sostegno ed allineamento alla politica infrastrutturale europea (Corridoi, core network)
7. Abolizione fondo 1% di Iva ai porti e sostituzione con meccanismo premiante (magari di analogo importo) per progetti di sviluppo della portualità italiana
8. Riflessione circa la necessità in Italia dei porti di transhipment: Gioia Tauro, Cagliari, Taranto (in futuro anche Augusta?)
9. Chiusura di Trenitalia Cargo. Abolizione incentivi all’attività di servizio pubblico nel settore merci. Nuove gare per eventuali ecobonus e ferrobonus
10. Revisione Legge 84/94 che recepisca alcune delle proposte precedenti
Il decalogo è da sviluppare ed approfondire. Ogni punto è necessariamente degno di attenzione e di studio di lavoro.
La direzione sembra quella giusta.
1) Misurazione. Aumento delle tecniche di misurazione delle performance.
2) Concentrazione dello stato su attività core. Il punto 9 va nella direzione di abolire finanziamenti pubblici in settori preferibilmente privati. Sarebbe interessante capire la quantità di trasferimenti nel settore. Nelle spese delle amministrazioni centrali, il capitolo di trasferimenti alle aziende ferroviarie (se non erriamo) è nell’ aggregato
6 | TRASFERIMENTI CORRENTI A IMPRESE | € 3.972.874.861,00 |
Il sottocapitolo potrebbe essere :
SOMMA DA CORRISPONDERE ALL’IMPRESA FERROVIE DELLO STATO S.P.A., O A SOCIETA’ DALLA STESSA CONTROLLATE, IN RELAZIONE AGLI OBBLIGHI TARIFFARI E DI SERVIZIO PER IL TRAPORTO MERCI | Sostegno allo sviluppo del trasporto | INTERVENTI | DIPARTIMENTO DEL TESORO | 128.368.205,00 |
3) Concentrazione delle infrastrutture per sinergie e risparmi. Piccolo non sempre è bello. La frammentazione degli investimenti nel settore infrastrutture, può portare a spese qualitativamente basse, in un mondo globalizzato ed estremamente competitivo.