http://ricostruiscitalia.blogspot.it/2012/11/tassa-sui-poveri.html
Partiamo da questi dati, per proporre una rivisitazione della legislazione sul gioco d’ azzardo.
Siamo moderatamente contrari al gioco d’ azzardo, non per ragioni di carattere morale, ma per una serie di considerazioni :
1) il gioco d’ azzardo crea dipendenza. Il confine fra divertimento e patologia è sottile.
2) il gioco d’ azzardo, per come è strutturato crea flussi di cassa verso nazioni estere. Questo crea flussi in uscita di almeno l’ 80% del volume giocato e basse ricadute territoriali. Questo non può che diminuire la velocità di circolazione del denaro e una diminuzione nel tempo dello scambio di beni e servizi. Le cifre in gioco non sono trascurabili.
3) Il gioco d’ azzardo (come indicato nel link precedentemente evidenziato) è una tassa sui poveri.
Il gioco d’ azzardo legalizzato fu introdotto sia come opportunità (miope) di maggiori incassi fiscali, sia per la bassa capacità dello Stato di controllare il gioco illegale.
Dal punto di vista economico l’ operazione è da classificare come un disastro.
Riferimenti.
Informazioni non aggiornate, ma indicative. http://www.repubblica.it/cronaca/2011/05/08/news/inchiesta_azzardo-15935482/