Nella recente crisi si e’ evidenziata la potenza del pensiero di keynes e contemporaneamente della sua debolezza. La crisi e’ stata parzialmente dominata, ma si e’ rivelata qualcosa di nuovo. La politica monetaria e’ uno degli aspetti di governo economico.
Credo che l’ attualita’ confermi che le intuizioni di keynes sono non solo corrette, ma addirittura innovative anche per l’ oggi.
Keynes si e’ fermato ad analizzare il tasso di sconto e la sua azione di supporto per il controllo dell’ economia.
La nostra idea e’ quella di utilizzare la modalita’ del controllo del tasso di sconto anche su altri parametri oggetti di misurazione.
Per esempio : il lavoro e’ un fattore scarso ? A questo punto si dovrebbe legare il sistema fiscale (per le aziende in questo caso) Alla capacita’ delle aziende di creare occupazione. Aziende a piu’ alta concentrazione di addetti dovrebbero essere fiscalmente incentivate, rispette ad aziende con piu’ alta concentrazione di capitale.
Il tutto con conteggio di parametri oggettivi e facilmente calcolabili. Personale addetto, inquinamento prodotto, indebitamento, ecc. Ecc..
Ugualmente, prodotti piu’ inquinanti potrebbero essere penalizzati sotto il profilo dell’ iva.
Un problema da analizzare e’ la dinamica del sistema. Il tasso di sconto da effetti immediati. Intervenire sui fattori di produzione non ha effetti immediati ed occorre analizzare come le variazioni possano incentivare le scelte dei consumatori e degli imprenditori, con azione anticiclica.